22 dicembre 2021

Rimini: Microspia e Gps nell’auto dell’ex-comandante Gdf di Rimini, due indagati

 



Una cimice sotto il sedile e un Gps sotto il pianale dell’auto: è quanto ha scoperto il Generale della Guardia di Finanza Enrico Cecchi, ex comandate provinciale a Rimini e ora, in pensione, consulente per il Segretario di Stato alle Finanze di San Marino, Marco Gatti.

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Appena si è accorto di essere spiato, il Generale ha presentato una denuncia-querela alle sue Fiamme Gialle. L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore di Rimini Davide Ercolani, ha condotto al’emissione di due avvisi di garanzia. Sono indagati un ex buttafuori di 49 anni di Rimini e un cesenate di 40 anni titolare di negozio di telefonia.

Secondo quanto emerge, l’ex buttafuori si sarebbe improvvistato 007, esercitato un’attività di investigatore privato da abusivo e senza licenza. Sarebbe stato lui a piazzare la microspia e il localizzatore sull’auto dell’alto ufficiale. Insieme al cesenate sarebbe poi indagato anche per sostituzione di persona, a causa dell’uso di schede telefoniche intestate ad altre persone.

Per conto di chi? “Ho una mia ipotesi – ha detto alla stampa il Generale Cecchi – ho il sospetto che i mandanti siano nella Repubblica di San Marino”.

 “La mia ipotesi è che chi voleva spiarmi lo ha fatto per motivi politici sammarinesi. San Marino oggi è cambiata non è più quella di 20 anni fa e quindi forse ci sono delle resistenze”, ha aggiunto.

Ora Cecchi attenderà la conclusione delle indagini italiane, ma subito dopo “presenterò denuncia anche alla gendarmeria di San Marino. Sarò implacabile con i mandanti di questo spionaggio ridicolo”.

 

articolo completo:  https://www.chiamamicitta.it/cimice-e-gps-nellauto-dellex-comandante-gdf-di-rimini-due-indagati/

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17 dicembre 2021

Reggio - Rubiera: Spia la moglie con la telecamera nascosta nella camera da letto

 Reggio - Rubiera: Spia la moglie con la telecamera nascosta nella camera da letto

 


Allontanato da casa, ha il divieto d’avvicinamento e dimora a Reggio e Modena Le indagini rivelano minacce, violenze fisiche e una sorveglianza asfissiante 

Rubiera. È arrivato a piazzare una telecamera nella stanza da letto per controllare la moglie quando era assente. Una gelosia patologica, che un uomo di 48 anni ha espresso con una sfilza di comportamenti violenti.

Lo stalker voleva sorvegliare la moglie in ogni momento, ed è arrivato a farlo tramite la telecamera che era collegata al suo telefono cellulare.


Le indagini dei carabinieri di Rubiera hanno portato la procura di Reggio Emilia a chiedere al gip una serie di provvedimenti a tutela della vittima.

La magistratura sabato scorso ha disposto l’allontanamento da casa del 48enne, oltre che il divieto di dimora nelle province di Reggio Emilia e Modena (dove la vittima si reca regolarmente). Lo stalker non può avvicinarsi né comunicare con la donna. La misura è stata notificata immediatamente al diretto interessato.

Il provvedimento è stato emesso anche in considerazione del fatto che l’uomo metteva in atto i suoi comportamenti vessatori ormai da anni.

Minacce di morte, offese di ogni genere e violenze fisiche, anche alla presenza dei figli minori, sono solo alcune della vessazioni che la signora ha subito durante la difficile convivenza con il marito.

Uno degli aspetti più inquietanti che le indagini hanno rivelato sono stati i controlli asfissianti a cui la vittima era sottoposta. 

Articolo completo: https://gazzettadireggio.gelocal.it/reggio/cronaca/2021/12/07/news/spia-la-moglie-con-la-telecamera-nascosta-nella-camera-da-letto-1.41006722 

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