In gergo si chiama “phishing”, dal verbo inglese pescare, e consiste nel
mandare delle mail che inducono chi le legge a pensare che siano
autentiche, mentre si invita la vittima a scaricare un allegato o
cliccare su un link. Così anche le mail ricevute dall’azienda italiana
(di cui non è possibile svelare il nome in quanto sono ancora in corso
delle indagini), create con grande attenzione ai dettagli e pensate fin
dall’origine per trarre in inganno i reparti commerciali del mercato
marittimo nazionale..
https://www.lastampa.it/2018/10/17/italia/hacker-prendono-di-mira-una-societ-marittima-italiana-per-fare-spionaggio-industriale-b0zgIfO2FRaPJvl1YnqncO/pagina.html?fbclid=IwAR2Bgt_ctdfHdHQXG0EVr8jsWS7V82gNphKcm2gOvfoRsVNPQEej8XCPduo
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